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Metratura
900 metri quadri
Incarico
Concorso – 2° FASE - 3° CLASSIFICATO
Committente
Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo
Credits
CIRCOLO-A / LD+SR architetti
Anno
2020
Luogo
Cuneo

Ex Frigorifero Militare

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Una nuova copertura dorata ed una facciata caratterizzata da grande permeabilità integrano e valorizzano le tracce delle murature recuperate dell’ex frigorifero militare di Cuneo, riassegnando nuova centralità urbana ed una ampia riconoscibilità al nuovo edificio all’interno dello skyline della città storica e lungo uno dei percorsi principali della città: viale Kennedy. Il nuovo edificio, in stretta relazione al percorso di viale Kennedy e via Assedi, segna simbolicamente una nuova porta di ingresso alla città storica dialogando con il nuovo spazio urbano, ampliato, rigenerato e rivitalizzato che si estende fino al declivio della valle sottostante, dove scorre il torrente Stura di Demonte e si articola il nuovo percorso ciclabile. L’edificio ri-dialoga con lo spazio aperto esistente di via Assedi, l’ex mercato coperto e l’ex complesso monumentale di San Francesco. Getta lo sguardo oltre la città, cerca di farsi vedere da lontano (anche dalla parte opposta della valle) ed instaura un nuovo dialogo con viale Kennedy cercando di proporsi come architettura simbolica ed iconica capace di segnare in forma univoca uno dei principali ingressi alla città storica: la porta dell’ex frigorifero militare di Cuneo.
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Il nuovo progetto cerca di ampliare il punto di vista del centro storico. Non solo edificio da vedere o percepire nella sua relazione con il tessuto esistente: la città storica, l’ex mercato coperto ed il complesso monumentale di San Francesco, bensì un nuovo edificio, appunto simbolico ed iconico, che ridisegna un nuovo rapporto con viale Kennedy e re-instaura un dialogo con il complesso monumentale di San Francesco ed il suo campanile. Dilata la bellezza ed il fascino della città storica verso l’esterno delle “mura” contemporanee e diventa capace di mostrarsi attraendo visitatori verso il centro storico generando nuova energia. Una porzione della struttura risulta quindi contaminata dalla presenza della vegetazione sulla copertura e sul fronte, che rievoca quella spontanea che per anni ha caratterizzato l’edificio soprattutto in relazione con l’ex Caserma Leutrum. La nuova vegetazione esce simbolicamente dalla copertura e dalla stessa ridiscende lungo la pelle della nuova facciata permeabile sul lato della corte interna, verso la ex Caserma Leutrum.